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Tour du Grand Paradis

Tutto pronto per il Tour du Grand Paradis, al via anche la categoria giovani Under 16

Pochi giorni e sarà Tour du Grand Paradis – Trofeo Renato Chabod, memorial Pierino Jocollè. A 20
anni dalla prima edizione del 2004, una grande gara di scialpinismo ritorna sulle pendici del Gran
Paradiso, l’iconico quattromila (4061 metri) interamente in territorio italiano, che ha proprio in
Valsavarenche il suo versante classico. Lo scialpinismo agonistico che guarda alle Olimpiadi, ha le
sue radici nelle gare storiche, che proprio come il Tour du Grand Paradis hanno messo insieme
percorsi selvaggi, di “vero” scialpinismo lontano dalle piste battute e grandi protagonisti. Basta
scorrere l’albo d’oro di questa gara per vedere che alcuni dei migliori scialpinisti del mondo l’hanno
firmato.


Un ricordo malinconico corre al primo vincitore del 2004 che ci ha lasciati lo scorso autunno, Jean
Pellissier che con il francese Patrick Blanc si aggiudicarono la prima edizione di questa gara, che
anche al femminile vide un’atleta con lo stesso cognome, Gloriana Pellissier imporsi in coppia con
Christiane Nex. Nel 2006 tocca ai valtellinesi, primi campioni del mondo, Graziano Boscacci e Ivan
Murada lasciarsi alle spalle tutti gli avversari, mentre al femminile trionfano Chiara Raso e la
svizzera Natascia Leonardi. Nel 2008 calano 4 assi dello scialpinismo italiano e internazionale: i re
sono Matteo Eydallin e Manfred Reicchegger, mentre le regine sono le valtellinesi Francesca
Martinelli e Roberta Pedranzini. L’edizione 2010 va a Pietro Lanfranchi e Daniele Pedrini, mentre
nella gara femminile vincono la spagnola Mireia Miro Varela e la francese Sophie Dusautoir.
L’edizione 2012 vede i primi bis sul gradino più alto del podio: Matteo Eydallin e Manfred
Reicchegger al maschile e Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini al femminile si aggiudicano
per la seconda volta il TGP. Nell’edizione 2014 Matteo Eydallin, questa volta in coppia con
Michele Boscacci, si aggiudica per la terza volta il TGP, cosi come le valtellinesi Francesca
Martinelli e Roberta Pedranzini. Nel 2016 fa poker Matteo Eydallin, questa volta con Damiano
Lenzi e al femminile coppia tutta francese composta da Marjorie Roguet e Juliette Benedicto.
L’ultima edizione in cronaca è quella del 2018, con un podio interamente straniero. Al maschile si
impongono gli spagnoli Oriol Cardona Coll (anche vincitore di una Coppa del mondo Sprint) e
Marc Pinsach Rubirola, mentre al femminile le transalpine Lorna Bonnel (quest’anno vincitrice di
Pierra Menta e Tour du Rutor) e Sophie Mollard.


La gara che ha cadenza biennale ha subito lo stop, causa meteo, assenza di neve e covid, per cui
quella di quest’anno sarà la nona edizione a vent’anni dalla prima del 2004.

Non di sola storia sportiva bisogna parlare del Tour du Grand Paradis. Il Trofeo Renato Chabod
ricorda la figura di Renato Chabod, pioniere dell’alpinismo valdostano negli anni ‘30 con alcune
delle grandi salite dell’epoca come la Nord del Gran Paradiso, la Nord dell’Aiguille Blanche de
Peuterey, la Sud del Mont Maudit e la ripetizione della Nord delle Grandes Jorasse. Lo stesso logo
della gara, che stilizza il “Gran Paradiso dal Tramouail di Djuan”, è stato da lui disegnato per la
collana Guida dei Monti d’Italia
Ebbe cariche istituzionali come la presidenza della Società delle Guide di Courmayeur e la
presidenza generale del CAI, per poi passare alla politica fino a diventare Vicepresidente del
Senato, seconda carica dello Stato Italiano.
Il Tour du Grand Paradis ricorda anche l’ex sindaco di Valsavarenche, Pierino Jocollè, deceduto nel
2021 per un malore mentre stava facendo un’escursione in montagna. Pierino Jocollè da sempre era
un punto di riferimento del comune di Valsavarenche, partecipando all’amministrazione comunale
fin dagli anni ‘70 ed era stato Sindaco nella legislatura dal 2007 al 2012. Da sempre era un grande
sportivo, ed era un riferimento dello Sci Club Valsavarenche, organizzatore del Tour du Grand
Paradis e di altre manifestazioni sportive legate allo sci di fondo. Sempre volontario nel Tour du
Grand Paradis, la maggior parte delle volte era sul percorso a fare da controllo.
Dopo la storia bisogna guardare al futuro. Per questa ragione gli organizzatori hanno deciso di
aprire il percorso giovani anche alla categoria Under16 (nati il 2008 e 2009) oltre alla già prevista
Under20 (nati dal 2007 al 2004).


I percorsi, Senior e Giovani, verranno tracciati negli ultimi giorni prima della gara dalle guide
alpine Ilvo Martin (direttore di percorso) e Paolo Pellissier e da Stefano Cerise, caposervizio del
Parco Nazionale Gran Paradiso.

Il percorso, oltre che toccare i due rifugi, passerà ai piedi di vette come Tresenta, Ciarforon e Becca
di Monciair, per poi scendere nel vallone del Grand Etret fino al traguardo, per un dislivello totale
in salita di circa + 1900 metri e un dislivello totale in discesa di circa – 1800 metri, con partenza da
Pravieux – Pessey e arrivo a Pont. Il percorso per i giovani Under20 e Under16 avrà un dislivello di
circa 750 metri di dislivello con partenza e arrivo a Pont.
Per i Senior sarà disponibile un servizio navetta che porterà gli scialpinisti dalla zona d’arrivo di
Pont (che ha ampio parcheggio) alla zona di partenza di Pravieux – Pessey, proprio per ovviare al
problema del parcheggio limitato in zona partenza.

Le iscrizioni si chiuderanno venerdì 12 alle ore 12

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